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Inviato - 15 maggio 2009 : 22:17:57
15/05/09 - A Rebibbia Femminile, una Vivicittà a staffetta di Rosina Rossi Nel primo pomeriggio del 14 maggio, presso la sezione femminile del Carcere di Rebibbia è stata scritta una significativa pagina di sport e di inclusione sociale. La calda giornata di sole è stata complice di una manifestazione sportiva ben riuscita e che ha coinvolto piacevolmente alcune detenute del carcere romano: il Vivicittà, la corsa podistica che ogni anno riesce a richiamare l’attenzione di un vasto pubblico. Le 18 partecipanti, piene di entusiasmo e incoraggiate dalle loro compagne, sono state suddivise in quattro squadre (blu, celeste, arancio e gialla), composte anche dai fedelissimi amatori che ogni anno entrano in carcere per coniugare la passione per la corsa con l’altruismo e la sensibilità che li contraddistingue. A rendere speciale questa edizione, la scelta di correre una staffetta: il passaggio del testimone incarna proprio l’emblema del gioco di squadra, della collaborazione, della fiducia reciproca. Ad accompagnare le detenute nella loro ‘folle’ corsa verso il traguardo, una campionessa di pattinaggio CONI, Francesca Lollobrigida che, con i suoi pattini ai piedi, ha partecipato, sostenendole, al percorso delle ragazze. “Avevo proprio il desiderio di fare una esperienza di questo tipo – ha ammesso la Lollobrigida – e per questa ragione, quando mi hanno proposto di entrare per correre coi miei pattini, non ho esitato ad accettare. Certo, dall’esterno, siamo portati ad immaginarci il carcere in maniera sbagliata, quasi con pregiudizio. Grazie a questa esperienza ho avuto la possibilità di parlare con le detenute, confrontarmi con loro e incoraggiarle durante la gara”. Senza dimenticare il gran numero di detenute che hanno fatto da contorno: urlando e gioendo per le loro beniamine, hanno reso la giornata densa di emozione e, perché no, con un pizzico di sano spirito agonistico. A tagliare il traguardo per prima, dopo tanta fatica, una componente della squadra celeste, portando le sue compagne alla vittoria sofferta, ma così piacevole da dimenticare le gambe stanche, il fiatone e il sudore grondande. Presente anche Riccardo Viola, presidente CONI Provinciale Roma, che ha dichiarato: “Credo che questo abbia rappresentato l’ennesimo bel momento all’interno di una struttura particolare come può essere un carcere. Se riusciamo, attraverso lo sport, a rompere la routine dei detenuti, se riusciamo a dar loro la possibilità di superare la noia e ad allietare le loro giornate, abbiamo raggiunto un traguardo grandissimo”. Andrea Ciogli, responsabile Area Carcere UISP Roma ha ammesso: “E’ stata una bella corsa, ma speriamo per il prossimo anno di riuscire ad organizzare, con il consenso della direzione, degli allenamenti preliminari per preparare le ragazze a questo appuntamento. Infatti le detenute erano evidentemente provate da questa prova, perché non abituate, ma si sono comunque divertite moltissimo”. Massimo Alegiani, presidente Lega Atletica Leggera UISP Roma: “Quest’anno ho optato per la staffetta, in modo tale da rendere la corsa più competitiva. Infatti, visto che le detenute, non essendo allenate, non riescono a portare a termine un percorso più lungo di 1-2 chilometri, ho pensato di introdurre una gara a squadre percorrendo un solo giro. Sia dal punto di vista organizzativo che da quello partecipativo, è stato un successo. Le detenute si sono divertite molto e hanno ricevuto tutte una medaglia”. A premiare le partecipanti con coppe e medaglie di partecipazione, in un clima di festa, il presidente dell’UISP Roma, Andrea Novelli e Riccardo Viola, coadiuvati da Mario Biagini, presidente Federazione Atletica Leggera Provincia di Roma, Roberto Padoan e Maurizio Lollobrigida del CONI Roma.
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