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admin



159 Messaggi
Inviato - 23 maggio 2005 :  21:20:38  Vedi Profilo  Invia Email all'autore  Rispondi con Citazione Invia un Messaggio Privato a admin

Gli addetti ai lavori, tecnici allenatori ed atleti, sanno benissimo il significato di questo termine, per i profani possiamo genericamente definirlo “allenamento in altura”.
Ora senza entrare troppo nei particolari fisiologici, e per nozioni più dettagliate rimando ai testi di fisiologia del lavoro, spiego in parole povere cosa significa.
A livello del mare esiste una ben definita pressione atmosferica, questa comprende la pressione totale dei gas liberi presenti, ma ciò che più importa è la pressione parziale dei singoli gas, il più importante è l’ossigeno,O2. La concentrazione di questo gas, a livello del mare è massima. Ne consegue che chi vive in queste zone, o zone limitrofe, ha il suo organismo adattato a questa ben definita pressione parziale di O2. La conseguenza più importante è che la pressione di O2 all’interno dei nostri polmoni è “adattata” ad essa. Essendo i nostri polmoni organo di scambio CO2-O2, per mezzo della piccola circolazione, entra nel nostro organismo tanto ossigeno quanto la pressione atmosferica ne permette. Una volta diffuso nel sangue, l’O2 si lega all’emoglobina ed arriva agli organi interni ed agli organi effettori (muscoli). Se la pressione parziale di ossigeno diminuisce, come avviene in altura, o meglio in montagna, la pressione interna parziale di O2 diminuisce, in conseguenza di una minore pressione parziale esterna sempre di O2.
Definendo così il fenomeno della rarefazione dell’aria, che per molti atleti, e non solo, costituisce un handicap per la prestazione.
Ciò però succede solo momentaneamente, in quanto il nostro organismo, splendida macchina, è in grado di ricostruire la sua omeostasi. Questo meccanismo di adattamento, del nostro organismo impiega almeno 15/20 giorni. Ossia, il tempo necessario affinché il midollo osseo sollecitato dalle richieste “interne” di O2 non sia in grado di produrre un quantitativo maggiore di globuli rossi, e quindi di emoglobina, in grado di legare tutto l’ossigeno necessario alle richieste fisiologiche.
Questo meccanismo può essere più facilmente indotto, per gli atleti, adattando una adeguata preparazione e strategia di vita ad altitudini elevate. Una volta tornati a livello del mare questo vantaggio numerico di globuli rossi, può essere sicuramente un valido aiuto per gli atleti impegnati in discipline dove la potenza aerobica gioca un ruolo fondamentale ai fini del risultato agonistico. Ovviamente ciò è valido per tutti gli atleti, ma in particolar modo per gli atleti di vertice.
Di questo meccanismo fisiologico ne fanno benuso gli atleti degli altopiani del Kenia, o tutti quegli gli atleti che hanno la possibilità economica di soggiornare in montagna per il tempo necessario a creare questi adattamenti. E per tutti gli altri che non avevano, e non hanno le possibilità economiche, o di studio o di lavoro, per recarsi in montagna cosa ne facciamo?
Finalmente, è stata trovata la soluzione, anche non molto onerosa. Ma oggi. si può benissimo fare ricorso a questo “naturale e fisiologico” meccanismo stando comodamente seduti in poltrona a casa propria.

Come possiamo vedere dai grafici l'utilizzo di un mese di alti power crea sicuramente dei valori sanguigni più efficienti per la prestazione sportiva.
Gia utilizzate da molti atleti, da diversi Comitati Olimpici, e da diversi laboratori di medicina dello sport, come test di lavoro in ipossia, sono in libero commercio, ancora non in Italia, due apparecchiature di facile uso:
· GO2 altitude;
· Alti trainer.
Queste macchine sono le stesse che i NAS dei Carabinieri hanno sequestrato al recente Giro D’Italia, suscitando molto scalpore.
Ora per scrupolo e sapere di conoscenze, ho fatto ampie ricerche su testi e su internet e quello che ho trovato lo sottopongo al lettore. Non voglio giudicare nessuno, ma il mio modesto parere di specialista in scienze dello sport mi pone nella condizione di non né di condannarne l’uso, né di stimolarne l’utilizzo, ma solo come contributo alla ricerca, per il solo ed unico scopo di migliorare la prestazione di vertice.
Dott. Maurizio Lollobrigida
Specialista in Scienza degli Sport.
Docente alla Facoltà di Scienze Motorie di Tor Vergata.

Per coloro che volessero saperne di più consiglio di visitare i siti:
www.go2altitude.com
www.altipower.com

   
 
 


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